C
non è la pubblicità di un’acqua minerale e non è un passerotto ma Tutino,
il Lapaio o meglio l’apicoltore. Anni fa
si presentò come il Lapaio e da quel lontano fine maggio arriva col suo camion
carico di alveari tutti colorati ogni anno.
Dalle sue parti la fioritura è già terminata abita in basso vicino a Montepulciano
e così emigra con le sue api.
Il primo miele: il mille fiori nei suoi campi e vigne, poi acacie da me come
per il tiglio, castagni e in fine fiori
di abete e pino, così da maggio a fine agosto in giro sugli Appennini vicino a
casa mia.
Simpatico ma non sta mai zitto, forse perché sta troppo solo e quando trova
compagnia recupera il tempo del suo silenzio.