Gli sfottò erano in auge anche in pieno rinascimento e ne
è una prova proprio in Firenze la culla di quel periodo culturale.
Il duomo di Firenze, credo l’abbiate in mente tutti, ecco proprio lì c’è uno sfottò.
Mappa
Esterno della cattedrale lato sinistro dove la navata si congiunge con le cupole laterali, la chiesa è a forma di croce.
Sotto il ricamo che po da luogo al tetto ci sono tre archi e nello sguancio tra il secondo e il terzo una macchia bianca.
Con una attenta osservazione si possono scorgere due corna e un muso il tutto in marmo bianco di Carrara, un toro.
Si racconta che nella casa di fronte abitasse un fornaio con una moglie molto avvenente.
Come sapete il fornaio la notte panifica e la moglie se la intendeva col mastro
muratore che tirava su la facciata del duomo.Il duomo di Firenze, credo l’abbiate in mente tutti, ecco proprio lì c’è uno sfottò.
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Esterno della cattedrale lato sinistro dove la navata si congiunge con le cupole laterali, la chiesa è a forma di croce.
Sotto il ricamo che po da luogo al tetto ci sono tre archi e nello sguancio tra il secondo e il terzo una macchia bianca.
Con una attenta osservazione si possono scorgere due corna e un muso il tutto in marmo bianco di Carrara, un toro.
Si racconta che nella casa di fronte abitasse un fornaio con una moglie molto avvenente.
Lo sfottò, il mastro fece scolpire la testa di un toro cornuto e lo face murare lì di fronte alla finestra del fornaio.
Il poveretto così ogni volta che si affacciava non poteva fare a meno di consolarsi con quella vista.
Se capitate a Firenze munitevi di pazienza e cercatelo.