Il grido del falco ha chetato
tutto il concerto dei volati del vicinato, ha sorvolato la borgata e si è
infrattato nella faggeta appena tinta di verde.
Il merlo sulla quercia infondo all’orto di Ezio che sfida il compare sul noce
di sopra.
I tordi sugli abeti a ridosso della faggeta e i fringuelli sul melo del mio
orto
I cardellini tutti zitti sopra l’eucaria dove gli unici tra i pruni nidificano.
La capinera no quella canta al calare della sera.
Bello stare a sedere sul muretto con le spalle al muro del lavatoi, di là lo
scroscio dell’acqua che schizza persino di fuori tanta è.
Un pomeriggio sospeso tra loziare e il divenire e la voce di Ilario
- anche oggi hanno pisciato di fuori quelli
del meteo, doveva piovere e invece sole e bello.