giovedì 30 aprile 2020

Quando siamo maghi



Troppo vecchio quel melo per sperare di salvarlo e così ho deciso di prendere una mazza fresca e chiedere a Venanzio se poteva innestare su una madre nuova quelle quattro gemme.
4 anni fa l’innesto e l’attesa, 4 spacchi e 4 sghegge infilate con maestria in 3centimetri di tronco novello.
Li ho visti germogliare crescere e potare per la prima volta come per la seconda e in questa primavera le quattro sghegge sono un melo tutto un fiore.
Una varietà strana forse unica portata dal nonno dalla Corsica quando i montanari lasciavano i miei monti e andavano in Maremma. I miei andavano in Corsica a far traversine dei treni con i lecci e carbone. Partivano a metà novembre e tornavano a metà aprile spesso per la Pasqua e con se portavano mazze da innestare come semi di fagioli e ceci
Genovese quel melo  perché dove aveva preso la mazza da innestare lo chiamavano melo Genovese

7 commenti:

  1. Che bella emozione veder crescere le piante, in special modo quando hanno una storia che ci ricorda qualcuno. Immagino la tua soddisfazione!!!

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  2. ciao Andrea, vedo che da te è complicato lasciare un commento...
    Antonio

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  3. ti lascio il link del mio nuovo blog:
    novecentomilaepiu.wordpress.com

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  4. Spero, che riesca a postare. Sempre belle e interessanti le tue narrazioni ed i tuoi ricordi!

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  5. Ciao Andrea
    Un melo che viene da lontano, che bello! Purtroppo non ho questa esperienza e abilità nell'innesto e quindi devo sempre ricorrere a nuove piantine che trovo nei centri giardinaggio.
    Belli i tuoi ricordi.
    Un abbraccio
    Chiara

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  6. Grazie per essere passato da me.
    Un sorriso di sole e buona vita
    Chiara

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