domenica 15 marzo 2020

celesti sfumate in bianco






Non è stato un grande inverno e i fienili come le radure sono rimasti sempre abbastanza verdi. Il giallo paglierino e marrone dei fili d’erba che il  freddo brucia  non c’è stato. In questi ultimi giorni poi di pioggia il risveglio è iniziato, dai merli e tordi in amore ai primi scoiattoli che sono arrivati nei castagneti alla ricerca dei frutti ancora rimasti.
I prati di là dalla borgata si stanno ricoprendo di verde tenue dei primi steli di erbe giovani. Lungo la proda del rio pratoline, primule e violette, ma la cosa più bella e dolce per chi si ferma a guardare sono i tappetini di fiorellini minuscoli celesti sfumati in bianco.
Stupendo colpo d’occhio che addolcisce anche le labbra in un sorriso visto il clima così incerto e preoccupante.
Si chiama veronica ma la conosciamo come le Manine della Madonna e allora chiediamo anche a Lei di aiutarci.

4 commenti:

  1. Praticamente è già primavera.
    Nei prati.
    Per quella del cuore dovremo attendere ancora...

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  2. Sempre molto poetico, compreso nel tuo ultimo afflato finale culminante in una supplica quantomai necessaria.

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  3. A mio avviso, l'Inverno è stato una catastrofe, per la sua assenza! Un clima, che fa paura! Comunque, pensiamo in positivo, almeno proviamoci e speriamo che il prossimo Inverno ci sia!

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  4. Se in montagna, non è stato un grande inverno, come dici giustamente, in pianura non c'è stato proprio! Sembrava di vivere in Marocco!

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