Ricordo ancora quel giaccone di pelle nera del nonno, delle
sue grandi mani che stringevano le mie nel pericolo, la grandi tasche e le cose
che non mancavano mai: il suo coltello, la cordicella ben ammazzata, un
sacchetto di tela così strinto che occorreva cercarlo in quella tasca per
tirarlo fuori.
Quella mattina del primo dell’anno di anni fa tirò fuori da quel pozzo senza fine una ghianda e mi porse il coltello aperto.
Fai un buchetto e così ruppi quella crosta ghiacciata e scavai con quella lama.
Già un grande privilegio impugnare quel coltello che non dava a nessuno poi con forza rompere quella crosta ghiacciata per una spanna di mano e la ghianda da porre in fondo e ricoprire.
Il nonno col calcagno finì l’opera comprimendo con forza quella poca terra e calaverna.
Oggi quella quercia è mia esclusiva la sento nel mio intimo come un essere prezioso consegnatomi dalla saggezza di chi mi ha voluto tanto bene.
Buon 2019 e spero tanto chi ha la possibilità quanto prima pianti una ghianda dove capita…la terra è di tutti
Quella mattina del primo dell’anno di anni fa tirò fuori da quel pozzo senza fine una ghianda e mi porse il coltello aperto.
Fai un buchetto e così ruppi quella crosta ghiacciata e scavai con quella lama.
Già un grande privilegio impugnare quel coltello che non dava a nessuno poi con forza rompere quella crosta ghiacciata per una spanna di mano e la ghianda da porre in fondo e ricoprire.
Il nonno col calcagno finì l’opera comprimendo con forza quella poca terra e calaverna.
Oggi quella quercia è mia esclusiva la sento nel mio intimo come un essere prezioso consegnatomi dalla saggezza di chi mi ha voluto tanto bene.
Buon 2019 e spero tanto chi ha la possibilità quanto prima pianti una ghianda dove capita…la terra è di tutti
La quercia seminata con il nonno sarà per sempre un bellissimo ricordo nel tuo cuore e avrai una particolare connessione con questo prezioso albero.
RispondiEliminaFelice anno nuovo!
In questo immenso terreno di ricordi, nascono le evocazioni più belle, dove veramente il cuore canta. Buon proseguimento di Anno Nuovo.
RispondiEliminaRicordi bellissimi,abbiamo una pianta che produce un sacco di ghiande e con il nonno Federico è abituato a seminare l'orto ,all'asilo e adesso a scuola , Spero che anche per lui rimangano bei ricordi .
RispondiEliminaGrazie per gli auguri, e contraccambio di cuore a te e famiglia.
Ciaooo Magda
C
Ciao Andrea
RispondiEliminache emozione questo tuo racconto... e beh, guardando la quercia, son tanti gli anni passati ma credo che ogni giorno sia sempre il primo e il tuo amato nonno sarà felice di godersi questo suo nipote cresciuto.
Un grande abbraccio e ancor a buon anno 2019.
Chiara
Bei ricordi...
RispondiEliminaBuon Anno !
bellissimo ricordo! i nonni patrimonio della vita! :)
RispondiEliminaabbraccio andrea! :)
Curioso, anche io ho piantato un albero con mio nonno. Oggi quel pino è gigantesco e le sue radici si stanno pericolosamente avvicinando alla casa… ma l'idea di tagliarlo mi fa troppo male. Vedremo il da farsi.
RispondiEliminaBuon 2019 Andrea.
Piantare un albero è molto bello e significativo! Ma risulta impossibile farlo in molti attuali contesti. Un augurio di buon anno a te Andrea, e a tutti i tuoi amici.
RispondiEliminaChe bel ricordo Andrea!!! La quercia poi è un albero molto generoso!!
RispondiEliminaProverò anch'io a piantare una ghianda, ce ne sono così tante nel bosco che attraverso quando esco col cane. Mi darebbe una grande emozione veder spuntare la pianta che piano piano si trasformerà in albero!!!! Mi sembra un ottimo proponimento per il nuovo anno!
Grazie per averlo suggerito e di nuovo infiniti auguri per il 2019 !!!
Suggestivo il tuo racconto, Andrea, immagino l'orgoglio da piccolo con il nonno. E il tempo di ha dato ragione! Buon anno!
RispondiEliminaBom dia, bela historia que partilha, o Carvalho saudável é um orgulho si, foi uma oferta da natureza.
RispondiEliminaAno Novo Feliz,
AG
Ciao Andrea, molto carino il tuo blog si vede che è fatto con amore, buona festa dell'epifania, Michela
RispondiEliminaCiao Andrea
RispondiEliminaa proposito di piante, mi è cresciuto un piccolo alberello di fico sotto le scale, secondo te quando e meglio spostarlo e trapientarlo in un altro posto più consono alla sua crescita?
Un abbraccio e grazie!
Chiara
Bella. Anche mio nonno era un contadino. Aveva una campagna grandissima, ma non era sua (purtroppo) era un mezzadro. C'erano oltre mille viti, centinaia di ulivi e mandorli, più di 50 alberi di fichi, qualche pesco, pero, melograno e poi un sacco di ortaggi.
RispondiEliminaDa piccolo (fino a 14-15 anni) durante le vacanze scolastiche mi trasferivo dai nonni, a Bari, e per oltre 3 mesi diventavo un contadino a tempo pieno.
che tenerezza leggere nquesto racconto.. e sebbene sono vecchia mi sale la tristezza di non aver conosciuto nessuno dei miei nonni,neanche mia mamma,sono cresciuta dai 2 anni in avanti in un collegio,ho avuto le mie sorelle ,mio fratello mi hanno voluto bene ma sentendo i vostri racconti penso a quanto sarebbe forse cambiata la mia vita se avessi avuto una grande famiglia,bando alle malinconie ,auguro a tutta la famiglia un 2019 stupendo salutoni e bacioni ai bimbi
RispondiEliminaCiao carissimo Andrea
RispondiEliminacome va, tutto ok?
Qui manca la pioggia, è da mesi che non cade, a parte una spruzzatina di neve a novembre, poi nulla.
Dai facciamo la danza della pioggia😁🤗😅 !!!
Un abbraccio e buon mercoledì
Chiara