Sole da non
crederci stamani e il sorriso che affiora sulle labbra aprendo la finestra e la
persiana. Fermo a godermi l’azzurro non acceso, ma il giusto celeste e ammirare
ancora i monti brulli, spogli.
La borgata non è silenziosa ma tanti canti e stornelli riempiono l’aria.
Merli, capinere, fringuelli…cince… danno il meglio di se.
Chi sa se dietro casa sugli ultimi campi gruppi di cerbiatti è a pascolare?
La mattina prosegue giù nella strada vicinale che porta al Pontel’Rosso.
Il trattore scende allegro sulla terra ancora bagnata e qua e la mucchi di foglie accumulate dallo scorrere della pioggia dei giorni scorsi.
Il torrente è pieno d’acqua ma non in piena, ormai la notte passata ha calmato la furia. Ne ha fatto le spese un pioppo di diversi anni, crollato di traverso. L’acqua ha mangiato la terra alla base e è crollato sul torrente.
L’aveva piantato il nonno e ricordo bene quella frasca appuntita piantata giù a forza e adesso diventata albero dritto e grosso, 60 centimetri di diametro. A quei giorni il nonno le chiamava frasche poi ho letto il loro nome è talee.
I prossimi giorni con la dovuta attrezzatura il grande pioppo sarà legname da segheria e da camino.
Sole non ci fregare ancora rimani
La borgata non è silenziosa ma tanti canti e stornelli riempiono l’aria.
Merli, capinere, fringuelli…cince… danno il meglio di se.
Chi sa se dietro casa sugli ultimi campi gruppi di cerbiatti è a pascolare?
La mattina prosegue giù nella strada vicinale che porta al Pontel’Rosso.
Il trattore scende allegro sulla terra ancora bagnata e qua e la mucchi di foglie accumulate dallo scorrere della pioggia dei giorni scorsi.
Il torrente è pieno d’acqua ma non in piena, ormai la notte passata ha calmato la furia. Ne ha fatto le spese un pioppo di diversi anni, crollato di traverso. L’acqua ha mangiato la terra alla base e è crollato sul torrente.
L’aveva piantato il nonno e ricordo bene quella frasca appuntita piantata giù a forza e adesso diventata albero dritto e grosso, 60 centimetri di diametro. A quei giorni il nonno le chiamava frasche poi ho letto il loro nome è talee.
I prossimi giorni con la dovuta attrezzatura il grande pioppo sarà legname da segheria e da camino.
Sole non ci fregare ancora rimani
Foto di questa estate
Un racconto che racchiude in sé la serenità con il ritorno del sole e la perfezione del tutto che si recicla, nulla ha mai veramente fine, come il pioppo.
RispondiEliminaBonjour cher Andrea,
RispondiEliminaTon billet respire la lumière du printemps qui a chassé le froid et la pluie. Tu auras certainement beaucoup de travail avec la terre et enlever les feuilles mouillées. Peut-être aussi une surprise de voir les faons et le chant des oiseaux est toujours un grand plaisir.
C’est vraiment dommage pour le peuplier.
Merci pour ton joli billet et pour la photo.
Je te souhaite un beau week-end avec mes amitiés.
Bisous
Andrea, sono rientrato da poco e...fai una visitina sul blog! Ho rimediato alla mancanza che mi hai fatto notare!
RispondiEliminaDomani, con calma, leggo il tuo post e lo commento.
A presto!
Immagini ed atmosfere bucoliche e come sempre molto belle! Il Sole è meraviglioso, ma a volte, in piena Estate e per chi vive in città, può non essere molto gradito!
RispondiEliminaBuongiorno caro Andréa! Del bel sole, che la tua foto è bella! Qui, siamo sempre in inverno... Bacio, buona domenica tutto dolce!
RispondiEliminaForse non era una talea, ma un pollone. Che io sappia i pioppi non si piantano per talea :)
RispondiEliminaIl pollone è un alberello in miniatura che nasce direttamente dalle radici della pianta, intorno al tronco :)
Si respira un'aria di pace, in questo post.
Le tue parole disegnano immagini bellissime... finalmente la primavera sta mostrando i suoi effetti, non se ne poteva più di tutto quel brutto tempo!
RispondiEliminaBuona settimana.
https://www.mr-loto.it/
Qua da te si respira davvero aria pura!!! La Natura è meravigliosa, ci insegna che niente viene perduto, sprecato...quell'albero che d'estate regalava una bella frescura, con la sua legna d'inverno donerà un piacevole tepore !!! Ciao Andrea !
RispondiEliminaChe peccato per il pioppo. Purtroppo quando piove troppo qualche danno c'è sempre, meno male che è tornato il sole a scaldarci la pelle e il cuore. Molto bello questo tuo raccontare le emozioni che porta la Primavera.
RispondiEliminaUn caro saluto e buone giornate primaverili!
Andrea, ricordati: Mercoledì e Domenica!
RispondiEliminaAndrea, non so come fare per l'accesso normale al mio blog. Non ci si riesce. Bisogna entrare dai preferiti. Come veste grafica su WORDPRESS ci ha guadagnato e molto, ma ha perduto la tracciabilità e la reperibilità che aveva su TISCALI
RispondiEliminaOgni volta che leggo il tuo vissuto mi emoziono, grazie Andrea del bello che ci regali.
RispondiEliminaUn abbraccio Chiara