mercoledì 17 aprile 2024
pittore pazzo
Sono rientrato da poco da Siena e capitato anche in Duomo, li mi ha sorpreso il dipinto di un cane, dalmata, credo veramente perfetto e così ho pensato al Pittore Matto e la sua storia qui nella mia parrocchia.
Tempo addietro il parroco don Gino credo 160 anni fa ordinò un dipinto tipo affresco nella Sagrestia e volle chiamare un pittore e spiegargli che voleva un quadro dove il suo cane prediletto a cui mancava la parola, con lo sfondo bosco.
Il pittore si mise a lavorare e dopo tre giorni il Gino tornò in sacrestia e trovò la pittura già avanti: un cane enorme e il don Gino piccolo piccolo
Minaccioso si rivolse al pittore dicendo:
- Ma come mai il cane grande grande e io che pago e piccolo piccolo?
Il pittore matto rispose
- poco cacio poco Don Gino
In breve poco mangiare...
Cioè don Gino l'aveva pagato poco? Non capisco bene la storia...
RispondiEliminaBuongiorno Katherine proprio così il parroco era piuttosto di Braccino corto e il pittore non veniva coccolato adeguatamente e a quei tempi tranne Cascio e la essenziale poco cacio e chi paga sempre più piccolo
Elimina...un dipinto significativo su cui riflettere...
RispondiEliminaBuon giovedì e un caro saluto
Buongiorno Silvia stanotte è persino spruzzata un po' di neve sui monti. I mercenari squattrinati è bene che non facciano commissioni, di quel dipinto è rimasto solo il cane
EliminaUna bella "vendetta" da parte del pittore!🌝
RispondiEliminaBuona giornata Andrea, anche qui è decisamente freddino
Ciao Susanna
Buongiorno Susanna
EliminaI mecenati con braccino corto meglio nn commissionino nemmeno lavori artigianali
Il pittore da come ha reagito non è per niente pazzo, anzi lo trovo molto saggio.
RispondiEliminaSerena domenica.
Angela
Buona domenica ieri Turisti per caso a Livorno e Pisa un sacco di gente a Pisa tre ore di attesa per salire sulla torre, del quadro affresco rimane solo il cane
EliminaIlpriore e dietro l'armadio ma non interessa a nessuno