sabato 31 agosto 2019

settembre




Non so se ricordate la piuma di Forest Gamp
La storia propone imprevisti, gioie  e dolori, ma qui non come lì, cose si ripetono stagione dopo stagione.
Con la fine dell’inverno i borgatari tutti negli orti e nei giardini per riparare e seminare perché la stagione che verrà promette sempre bene.
Quest’anno il maggio ci ha tradito per cui chi aveva seminato prima ha dovuto con giugno riseminare, la nevicata del 15 maggio ci ho proprio fregato compreso i meli e peri già in fiore.
Settembre e si raccoglie, le aie dinanzi alle case si coprono di lenzuoli che raccolgono fagioli a seccare, griglie con fichi, graticci con nocciole da smalvare. Qui le nocciole prima che arrivino i ghiri e scoiattoli si raccolgono appena hanno la testa marrone
Così la Norma mi ha messo sulle ginocchia una tinozza.
 - Andrea mentre ti riposi pulisci queste nocciole

mercoledì 21 agosto 2019

come nella mia taverna ....




In questi giorni di gran caldo è facile fare elogi alla propria taverna per il fresco che ci si gode … da pelle d’oca per il G.
Tanto è vero che stamani ha avuto la conferma dagli ospiti indesiderati che erano rimasti nella trappola, 3 topi. Meglio di loro a chi chiedere conferma del fresco, dato che hanno scelto il G per le ferie estive.
Di animali nella borgata assai, da istrici nei giardini a cerbiatti che brucano i girasoli che fanno capolino dalle recinzioni, a volpi che nottetempo mangiano nelle ciotole dei cani e gatti, ma stiamo in montana a ridosso di faggete e castagneti...
Non pensiamo male per i topolini e la loro scelta, ma che il gatto di casa sia scappato via appena il G ha minacciato di aprire la tagliola si

sabato 3 agosto 2019

Come l’amore: rosso




Non è più con noi M….Viveva in un monolocale, una stanza con angolo cucina e bagno minuscolo.
Gli ultimi giorni erano un dormiveglia e uno stare ad ascolate con occhi attenti. Il sorriso appena accennato quando si lasciava sorprendere da visite o regali inattesi. Mi chiamava con un filo di voce e apettava il racconto del mio fare ….come se ricordasse tempi passati della sua giovinezza.
- le tue mani parlano del tuo fare
mi diceva con occhi schivi
La sera prima si raccomandò per vedermi
- Andrea non ho altro, ma quel cactus prendilo tu e tienilo per me .
D’estate gli teneva la porta aperta e d’inverno se ne stava in un angolo del bagno.
Non ho solo quello di ricordi nel mio vivere quotidiano: la zappa di Francesco, il rastello di Fonzio, la martellina da minatore di Roberto….
Storie lunghe di affetti, di strette di mano con lo sputo sopra a suggellare un contratto….
da ieri quel cactus ha messo un boccio, è rosso come l’amore non dimentichiamolo