sabato 23 febbraio 2019

Dare una possibilità



Le mani in tasca il nonno teneva quando tirava il vento come oggi
Ricordo che camminava piano mentre io correvo avanti poi mi voltavo per vedere quanto lo avevo lasciato indietro. Quando camminava spedito ero io a rimanere indietro a saltare di sasso in sasso sul selciato che potava al castagneto. Era una camminata di lavoro, ma quel sabato si andava per vedere  come si comportavano i nuovi innesti.
Ricordo di essere tornato indietro, il nonno fissava un giovane castagno scortecciato dal morso forse di un cervo. In quei giorni diceva che rimettono le corna e hanno bisogno di tanti minerali  e le piante giovani in succhio ne sono piene
Arrivati dove diverse ceppaglie di due anni erano state innestate con mazze di castagno domestico:
- nonno questa mazza non sta germogliando sembra secca
 - non aver furia Andrea, dagli un’altra possibilità
Adesso è un bel castagno generoso e bello anche a vedersi.

sabato 9 febbraio 2019

Le casse piangono



Nella mia convalescenza, mi sono unito al gruppo di donne e Gosto che hanno preso l’incarico di ripulire il ripostiglio della nostra Chiesetta 10 metri per 6. Un  corridoio scannafosso dietro l’altare dove troneggia Maria del Carmelo.
Lo scrivete incaricato di aprire e controllare il contenuto di alcune scatole chiuse con lo spago.
Il Gosto le scarretta verso l’ultima panca 6, dove lo aspetto io. Nulla di speciale nemmeno quello cercato: l’elenco di coloro che l’hanno costruita. Scartoffie in latino, mozziconi di candele e foto di chierichetti preziosissime, giornali dell’epoca fascista e un presepe ben rincartato statua per statua.
In una cassetta di legno aperta facendo leva con un cacciavite un panierino minuscolo con tante monetine degli anni trenta. Chi sa chi le aveva in custodia e l’ha nascoste lì.
Per quello che me ne capisca io molti sono aquilotti e altre non saprei.
Credo che andranno nella pesca di beneficenza in questo ferragosto, con la tinteggiatura che andremo a fare non so quanto dovremo spendere e le cassa non sono vuote ma piango da tempo.
Fateci gli auguri perché qualche benefattore si fruchi in tasca