giovedì 26 ottobre 2017

un airone stanco


Ho accarezzato quel selciato provato dal tempo con scarpe morbide,moderne . Pietre qua e là segnate da cicatrici lasciate da ferri di mulo carichi a soma ora di legname  ora di pietra da costruzione.
La strada porta giù al fiume al ponte di Castruccio.
Lì il tempo sembra fermato nel grigio delle pietre a sbalzo che permettono una discesa sicura.
La dogana, il corpo di guardia e tra i due il ponte che permetteva il passo tra il Granducato di Lucca e La Signoria Fiorentina che entrambi arrivavano fin lì. Adesso una intelligente ristrutturazione permette un buon caffè, un buon pasto e nella calura una buona birra schiumosa.
Il tempo è ottimale, sole niente vento e un’aria limpida solo mossa dal rumore del fiume che scorre senza tante emozioni data la scarsa acqua.
Solo un grosso airone pascola i rivoli in cerca di barbi, lasche e trote.
Alla nostra vista svolazza poco più in la poi prosegue nella sua ricerca.
Qualche foto e …l’incanto della natura prosegue

2 commenti:

  1. La natura non finisce mai di stupirci...buon fine settimana, Andrea.

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  2. Unione di storia e natura. Un bel connubio direi. Abbraccio

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